Prima di partire mi sono ripromessa di fare capolino al Peggy Porschen parlour, in Belgravia. Arrivata in zona subito si nota la differenza con la Londra che io vivo di più (e che preferisco in assoluto); il quartiere è super posh, preciso, pulito, leccato. Mi piace, ma per i miei gusti è molto freddo. Il parlour invece è un gioiellino, una bomboniera, entriamo ed io sono super contenta di vedere dal vivo alcune creazione della mitica Peggy Porschen. Però poco dopo essermi guardata intorno, noto con molto dispiacere la differenza con tutti gli altri posti visitati o che già conoscevo a Londra. Nessuno sorride, il ragazzo dietro il counter è preciso, perfetto, super serio e quando gli chiedo, spiegandogli chi sono, se posso fare delle foto per il blog (cosa che ho fatto ovunque e mai nessuno mi ha detto di no o ha storto il muso infastidito) mi risponde che non è permesso assolutamente. Nooooo!! Ci sono rimasta malissimo.
Ma come??? Peggy Porschen è una delle mie cake designer preferite ed è proprio qui che mi aspettavo calore e gentilezza, specialmente se si considera che il suo lavoro ha uno stile così dolce e romantico.
Primrose bakery...
Dopodichè passeggiata fino a Covent Garden, attraversando Hide Park e i suoi bellissimi giardini fioriti, gli scoiattoli ed un sole primaverile che rende felici, Piccadilly con il casino dei turisti e i mille negozi e Leicester square che al momento è tutta un cantiere. Prima di partire e lasciare questa meravigliosa città, che per me rappresenta l'innovazione ed è davvero una fonte inesauribile d'ispirazione, ho preso un tea e cupcakes alla mitica Primrose Bakery (covent garden) dove ho fatto anche un po' di shopping.
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| coffee and walnut cupcake |
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| violet cupcake |
Ecco che mi dirigo verso casa per recuperare valigia e andare ad Heathrow.
Ciao Londra ci rivedremo molto presto, è una promessa!
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