mercoledì 5 ottobre 2011

Recensione Cibando: Pasticceria Andreotti

Questa recensione è apparsa nel blog Cibando


Camminando lungo la via Ostiense si ha la netta sensazione di essere nella Roma “vera,” lontana dal turismo soffocante del centro storico e le sue innumerevoli trappole per turisti. Noi Food Fairies, arrivate in pellegrinaggio dalla lontana Roma Nord, abbiamo subito avvertito nell’aria la “consapevolezza” di essere a due passi dal mare, anzi proprio sulla strada costruita dagli antichi romani per collegare la città al mare. A contribuire al fascino dell’antichissimo quartiere è l’imponente presenza, da un estremo all’altro, dell’esotica Piramide Cestia e della maestosa Basilica di San Paolo, oltre ai Mercati Generali e al curioso gazometro, “meraviglioso Colosseo industriale” nelle parole di uno dei più noti abitanti del luogo, il regista turco Ferzan Ozpetek.



È infatti il nome di Ozpetek, cliente fisso della Pasticceria Andreotti ormai da anni e amico del titolare, Marco Andreotti, che sorge inevitabilmente quando si parla della storica pasticceria in via Ostiense, grazie alla loro ormai nota collaborazione nella realizzazione del film “La finestra di fronte” (2003). Ricordate Massimo Girotti, in veste di pasticciere, che realizza una serie di torte coloratissime e guarnitissime? In realtà sono tutte frutto della expertise della pasticceria Andreotti. Con le memorie di queste scene e munite di carta e penna, le Food Fairies arrivano preparate alla prima recensione per Cibando.
Il locale dall’esterno è invitante, con i suoi ampi tendoni e numerosi tavolini. Entrando la prima cosa che colpisce l’occhio è l’eleganza del locale, ristrutturato nel 2007, attuale e dalle linee pulite che non distolgono l’attenzione dalla vera attrattiva: il super bancone colorato, ordinato, sfizioso e vario e il personale gentile, sorridente e attento.
Il bancone di Andreotti è lunghissimo, caratterizzato da un’esplosione di colori e gusti tutti attentamente scelti e sistemati con meticolosità. Iniziando dalla pasticceria dolce, ci sono i grandi classici, i mignon per tutti i gusti e tutte le età, biscotteria da thè e lieviti interessanti, cornetti, sfoglie, danesi, crostatine e tartellette.
L’assortimento di pasticceria salata include una varietà di rustici, cornetti salati, pizzette di sfoglia e altri bocconcini divini per chi non ama il dolce, o per l’aperitivo. Nell’ultima parte del bancone, adiacente alla caffetteria-bar, si trovano invece tutte le specialità salate: panini, focacce ripiene, tramezzini e maxi-baguettes ma anche, a mezzogiorno, veri e propri lunch platters per chi cerca un’alternativa salutare ed equilibrata: roast beef o mozzarella di bufala DOP con contorno di fagiolini o taccole al pomodoro, carote e patate arrosto; insalata di radicchio, arance, noci e parmigiano con crostoni di baguette; insalatone miste con pollo o gamberetti.
Sul lato destro del locale, di fronte all’enorme cella frigorifera “vintage” che custodisce i “cavalli di battaglia” della tradizione Andreotti (descrizione a seguire), il banco del gelato ci colpisce per l’intensità dei suoi colori e la varietà di gusti. All’ingresso della saletta laterale è esposto il maxi-collage di foto storiche della famiglia Andreotti, i disegni creati per le torte del film di Ozpetek, fotogrammi dal film ed esempi dei dolci realizzati negli anni… e qui l’acquolina comincia a salire!
Marco il titolare, ci accoglie con un grande sorriso. Inizia a raccontarci la storia di Andreotti, affascinante ed importante, e di come si sia sempre cercato di usare materie prime di buona qualità e di mantenere le specialità create negli anni. Si abbandona ai ricordi delle meravigliose torte create per il film (e intanto noi sbaviamo dalla voglia di assaggiare qualcosa). La prima incursione è quella nel laboratorio/cucina. Si perché intelligentemente Marco ha voluto creare due ambienti separati per la preparazione del dolce e del salato. Dalla saletta interna, accogliente e silenziosa, si passa nella prima cucina, efficiente, pulita e attrezzata, proprio come quella di un vero ristorante, dove un cuoco è alle prese con sughi, insalate e preparazioni dei piatti per il pranzo. Ci arrivano sotto il naso gli aromi irresistibili dei 2 o 3 primi piatti che giornalmente cambiano nel menu.
Da qui un’altra porta ci introduce nel meraviglioso laboratorio dove il maestro pasticciere sta preparando la sfoglia. Il laboratorio è un paradiso per i nostri occhi: attrezzature super moderne, frigoriferi e abbattitori, tutti i materiali necessari per la decorazione… che emozione osservare “in diretta” un laboratorio di questo calibro in piena azione! E in tutto questo, i cornetti, rinchiusi nella loro tomba oscura della cella frigorifera, a svolgere il lento processo di lievitazione, con la promessa di trasformarsi, l’indomani all’alba, nei bocconcini dorati e fragranti che gli habitués locali tanto apprezzano a colazione…. grrr, vorremmo anche noi avere Andreotti sotto casa!!
Usciamo dal laboratorio dopo una mezz’ora di racconti e dimostrazioni, e finalmente inizia la nostra degustazione con il gelato. Marco sviluppa le ricette in prima persona utilizzando ingredienti di qualità: uova biologiche, cioccolata Valrhona, latte alta qualità e frutta fresca o secca ben selezionata, senza l’aggiunta di additivi o conservanti. Assaggiamo sei gusti e le nostre papille gustative esplodono… consigliamo la crema (come quella di una volta!), il cioccolato fondente Caraibe 66% (senza uova), il caffè che, a differenza di molti, è fatto con il caffè vero della Illy ( il loro caffè ufficiale), e la cassata siciliana con pezzetti di canditi. I gusti alla frutta sono quasi tutti senza latte.
Dopodiché passiamo all’assaggio della specialità della casa, la Crostata di frutta fresca. Qui ci rendiamo conto che Marco ha creato qualcosa di unico: la sua crostata è leggera e non troppo dolce ed è fatta con sfoglia, pan di spagna, crema e frutta fresca ben selezionata ricoperta non dalla solita gelatina ma da una marmellata di albicocche filtrata che ne esalta il sapore senza ricoprirne il gusto e stuccare il palato.
I dolci esposti non hanno un design moderno ma un aspetto classico che fa capire quanto la tradizione sia importante per Marco. I “cavalli da battaglia” da provare sono l’Africano, preparato con pan di spagna al cacao bagnato con Curaçao, una crema al cioccolato con panna, pezzi di cioccolata e pasta di nocciole e decorato con una spirale di cioccolato, granella di pistacchi e nocciole; la torta di cioccolato all’arancia; la charlotte; le mimose; i semifreddi e i bicchierini monoporzione per un dolce di fine pasto. Da ricordare che c’è la possibilità di ordinare torte personalizzate sullo stile americano, per matrimoni, compleanni ed eventi di varie tipologie. I prezzi si aggirano tra i 25 euro al kg per le torte tradizionali, e 38 euro al kg per quelle personalizzate.
Nel frattempo il locale si sta riempiendo: tra i clienti del pranzo Marco ritrova e ci presenta il suo amico Massimiliano Fuksas (noto architetto e cliente abituale). Marco ci offre un caffè al bar, molto fornito e con un barista sorridente e preparatissimo, e ci racconta che l’aperitivo, servito dalle 17.30 alle 22, consiste in un ricco buffet di tartine, insalate, rustici, bruschette, verdure, pizze al formaggio, focacce e quant’altro, con un prezzo che va dai 5 agli 8 Euro.

foto © Food Fairies
Dopo il caffè Marco ci porta a visitare il suo regno sotterraneo, il laboratorio della gelateria, e strada facendo scopriamo che esiste un’ampia sala per eventi privati dove sono in mostra le sue passioni gemelle: le Harley Davidson e New York City. Attraversiamo il fornitissimo magazzino-dispensa per arrivare al laboratorio adibito esclusivamente alla realizzazione dei suoi gelati, in cui viene custodito anche il venerabile ricettario originale e in continua rivisitazione. Mentre assaggiamo il cioccolato all’arancia e i canditi, attentamente sminuzzati e pronti per essere aggiunti al gelato, Marco ci spiega che il nuovo mantecatore verticale, costruito sul modello di quelli antichi, è stato scelto appositamente per la capacità di asciugare meglio il gelato senza deteriorare eccessivamente gli ingredienti solidi del gelato (pezzettini di cioccolata per la stracciatella, canditi, ecc.). Andiamo via con una promessa assolutamente da mantenere, ritornare per fare il gelato con lui!!!
Troviamo assolutamente da lodare lo spirito tradizionale e il sacrificio di Marco nel portare avanti l’impresa di famiglia. È importante scegliere di mangiare sano, “fatto in casa,” piuttosto che usare semilavorati, surgelati e prodotti industriali che si trovano ormai ovunque e che mettono a rischio la nostra salute. Da Andreotti la scelta degli ingredienti è sostenuta da una forte conoscenza delle materie prime, un rispetto della tradizione e dalla voglia di mangiare bene.
Da Andreotti troverete:
• Buon rapporto qualità-prezzo: un primo costa 5 Euro, un secondo con contorno 6 Euro, una crostata di frutta fresca 23 Euro al Kilo, e l’aperitivo ricco di stuzzichini da 5 a 8 Euro incluso il servizio al tavolo. Il gelato, di ottima qualità, costa 18 Euro al Kilo.
• Ampia disposizione di tavoli, sia dentro che fuori
• Ottima scelta di piatti unici bilanciati e completi, adatti a tutte le esigenze. Dal vegetariano al carnivoro o chi vuole controllare la linea ce n’è per tutti i gusti
• Personale numeroso e disponibile

foto © Food Fairies
Con questa incursione noi Food Fairies torniamo a casa felici, siamo state accolte, istruite e coccolate come solo le migliori pasticceria sanno fare.
Servizio fotografico di Andrea Di Lorenzo

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