lunedì 26 settembre 2011

New York: foodie heaven

Mi sono fatta un regalo: quattro giorni di pura libertà a New York, lontano dalle mie responsabilità genitoriali e lavorative, quattro lunghe giornate senza impegni per girare in beata solitudine per le vie sorprendentemente belle di Manhattan, come questa.


Motivo reale per lo spostamento, a così poca distanza dall'ultimo viaggio negli States meno di un mese fa? Per festeggiare un felice evento, ovvero le nozze dei miei amici Liz e Cruz.



Rileggendo le mie brevi riflessioni sulle emozioni e sulle sensazioni provocate nell'attraversare questa città, automaticamente mi sono messa a ragionare su quello che New York ha smosso in me in quest'ultimo viaggio, infinitamente più intimo e personale di quello del mese scorso, in cui trascinavo marito e figli per interminabili passeggiate lungo l'asfalto rovente e li obbligavo, offrendo promesse di gelati, caramelle o quant'altro, ad aspettarmi mentre curiosavo nei negozi, soprattutto quelli di forniture per pasticceria (il migliore in assoluto: NY Cakes & Baking Supply!). Eccomi con un portafoglio indubbiamente piu' leggero ma con un sacco da Babbo Natale carico di essenziali per il baking!


Questa volta invece è stato un viaggio egoistico in cui l'unica persona che dovevo accontentare ero io, e sapete cosa ho scoperto? Che sono facile da accontentare, purché ci siano tante buone cose da mangiare! Per il resto ci ha pensato New York a nutrire abbondantemente gli altri sensi, con l'infinito fascino delle sue strade, ognuna diversa dall'altra, con l'architettura che non smette mai di stupire, con la quantità di gente che vive e ama la propria città, attraversandola a piedi, in metropolitana, in bici.... sembreranno banalità ma non sono le stesse sensazioni che provo quando giro per Roma.

Vi accompagno quindi in un breve tour del mio "viaggio gastroemotivo" con alcune foto purtroppo scarse, poiché scattate, in piena fase di sbavamento, con il mio Blackberry!

Per la prima volta in vita mia ho avuto il piacere di rendere omaggio alla storica KATZ'S DELICATESSEN nel Lower East Side (luogo in cui si e' svolta la famosa scena del film Harry ti presento Sally), che dal 1888 prepara i classici panini, hot dogs e zuppe della tradizione ebraica Newyorkese. Ero un tantino affamata e in fase di guarigione in seguito ad un hangover spettacolare. Katz's non mi ha deluso!

Matzoh ball soup... con un caldo brodo di carne che cura tutti i mali del mondo

Pastrami sandwich on Rye, con circa 47 strati di carne, un tocco di senape e un contorno di pickles (non in foto purtroppo!)

Gustosa e leggera la cucina messicana di Julieta Ballesteros alla Taqueria Los Feliz, nel Lower East Side a due passi da Chinatown: 
Ceviche pulpo y camaron, guacamole & salsa 

Ceviche sal y limon (con fiore di ibisco commestibile)

Tacos Barbacoa con brasato di guancia di maiale

Alcune specialita' dal matrimonio (al Tribeca Rooftop):
Aperisushi
Aperitivo dumplings & edamame
Black and White cookies, un classico di New York anni '50, rivisitati in formato mini (normalmente sono enormi) 

Per una colazione da campioni:
Breakfast al Brown's Café, Lower East Side
... o da golosi...

French toast & bacon
L'85a edizione della Festa di San Gennaro, Little Italy

Si, avete visto bene: sono oreos impastellati e fritti!!! (no, non ho avuto il coraggio)

Di cupcakes ne ho provati diversi, ma questi erano i migliori:
Molly's Cupcakes, West Village

Pumpkin Spice & Chocolate Peanut Butter

Inoltre vi consiglio un piccolo bistrot di nome Prune, nell'East Village, che ho scoperto dopo che mia madre mi regalasse il libro della chef-proprietaria, Gabrielle Hamilton, intitolato Blood, Bones & Butter: The Inadvertent Education of a Reluctant Chef, in cui racconta le sue esperienze formative culinarie in modo eloquente e avvincente. Il cibo e' eccellente (un recensore su internet scrive "l'anima dell'East Village servita nel piatto"), mentre le porzioni, stranamente povere, deludono, ma vale comunque la pena se avete voglia di sapori freschi, intensi, originali ma non esotici, poiché la chef propone una serie di piatti che richiamano le sue personali emozioni ed esperienze, passando dall'East Coast degli Stati Uniti alla Francia, all'Italia, dove trascorre una lunga vacanza ogni anno (il marito è pugliese), alla Grecia, la Turchia, per ritornare alla ricca ed eterogenea tradizione gastronomica della sua città adottiva, New York. 

Insalata fredda di cozze con maionese al Pernod e finocchio
Filetto di manzo al sale con "salsa" alle molliche di pane

Buttermilk fried chicken

Salmone freddo con riso "zupposo", piselli e crescione




xo Food Fairy Sara


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